CONFINI, MOVIMENTI, LUOGHI. Politiche e Progetti per Città e Territori in Transizione,
ROMA
12 — 14 GIUGNO 2017
Costruire l’abitare nelle sue diverse forme, principi e valori, curare il territorio conservandone la qualità e garantendone la sicurezza per realizzare le condizioni migliori nella dialettica tra sviluppo della società e tutela dell’ambiente, sono gli esiti di un rapporto complesso che coinvolge diversi soggetti, singoli o associati, mossi da finalità e orientamenti differenti nella sfera pubblica. È qui che l’azione pubblica, esercitata con dispositivi regolativi da enti e istituzioni, si esprime in alcuni casi attraverso una volontà egemonica e generativa di altri comportamenti, in altri, in forme che la vedono coniugarsi con quella di operatori privati, gruppi di cittadini, movimenti sociali etc.
Nel tempo, l’urbanistica si è costruita attorno a tale rapporto che è andato per altro assumendo sempre più un carattere molteplice: rapporto che la XX Conferenza della SIU ha scelto di porre sotto osservazione in maniera problematica e non assertiva, con riferimento a forme polisemiche, e, talvolta contraddittorie evocate, nel titolo della Conferenza, dalla compresenza di congiunzione e verbo.
Percorsi di affermazione di una molteplicità di esigenze e domande non sempre facili da soddisfare da un lato, e una azione pubblica di carattere istituzionale troppo spesso tardiva e inefficace dall’altro, hanno fatto emergere pluralità di modi entro cui i “diversi pubblici” agiscono trasformando città e territori. Per tanto, la forma che assume oggi il rapporto tra l’azione pubblica e l’agire degli altri soggetti comporta la necessità di ripensare al ruolo del pubblico, ai significati di interesse pubblico e generale e, di conseguenza, alle forme e ai modi di agire degli urbanisti.
In questo quadro, ripensare forme e legittimità di un rapporto non scontato con l’azione pubblica nella trasformazione della città e dei territori, si pone come condizione ineludibile per fondare una rinnovata capacità di proposta degli urbanisti, riaffermando la legittimità del proprio ruolo. L’esigenza sempre più diffusa di una maggiore qualità del vivere e dell’abitare, accompagnata dalla consapevolezza di essere portatori di un sapere utile a perseguirla induce, quindi, a esplorare i modi entro cui sia possibile contribuire attivamente al miglioramento dell’azione delle istituzioni e al potenziamento di quella dei numerosi soggetti che si mobilitano per la trasformazione di citta-territori sempre più complessi.
Grazie all’uso oculato e diversamente calibrato di queste diverse forme di azione, sembra possibile far emergere e tradurre in proposta la polivalenza del ricco e articolato rapporto tra azione pubblica e città. In ciò, anche mettendo in luce, responsabilità e implicazioni del fare degli urbanisti, entro la sfera pubblica, che non può non essere consapevole degli esiti che produce. Non si può, infatti, assistere distratti alle profonde trasformazioni delle istituzioni, della natura dei soggetti privati e del sociale, continuando a pensare, utilizzare e, non ultimo, insegnare con impostazioni teorico-culturali univoche e antinomiche, a fronte delle sfide cangianti e polisemiche che città, territori e abitanti pongono ogni giorno.
La XX Conferenza della SIU si prefigge, quindi, di rafforzare ed esplicitare l’indirizzo assunto nelle ultime conferenze nazionali, anche ai fini dell’elaborazione di posizioni condivise su temi centrali per le trasformazioni delle città e dei territori. Oltre che di far emergere l’impegno degli urbanisti italiani nel formulare proposte nei diversi contesti per operare in modo differenziato e appropriato, mettendo in gioco ruoli e competenze, anche molto distanti tra loro, con l’obiettivo di porre le proprie conoscenze e abilità “al servizio del Paese”.
Per tanto, la Conferenza si propone di utilizzare: le Plenarie come luogo per esprimere proposte, confrontandole direttamente con soggetti istituzionali e attori interessati; i Workshop come ambito di discussione dei molteplici modi nei quali gli urbanisti definiscono e interpretano le Politiche, producono Norme e usano o progettano gli Spazi.